Ministri della Comunione, servi di Gesù

Sabato, 28 maggio, il vescovo Carlo ha conferito il ministero della Comunione per il servizio nelle parrocchie. Per la nostra comunità hanno ricevuto il mandato: Stefano Balestra, Monica Cancrini, Nazzarena Castelli, Franco Feliziani, Patrizia Pulcini. Insieme a loro svolgono questo prezioso servizio Emanuele Imbrescia, accolito e Pina Marconi, incaricata dal parroco.

Ha detto il Vescovo nell’omelia:

Si tratta di un ministero, di un servizio quindi, che va visto innanzitutto come aiuto a Gesù che vuole giungere anche a tutti coloro che purtroppo sono impossibilitati a partecipare a celebrare insieme alla comunità. Il luogo e il tempo ordinario per ricevere l’eucaristia è, infatti, la celebrazione eucaristica comunitaria, come fin dai primissimi tempi della Chiesa è stato. Ci si ciba di un unico pane per diventare un corpo solo in Cristo e attraverso il sacramento celebrato comunitariamente Gesù vuol fare di noi un solo popolo. Portare l’eucarestia al malato è allora un modo per mantenerlo in contatto con la comunità cristiana, un modo per manifestare e vivere la comunione di fede e di amore con lui da parte della comunità cristiana rappresentata in quel frangente dal ministro straordinario. Per questo l’eucaristia al di fuori della celebrazione eucaristica è solo per coloro che sono veramente impossibilitati a parteciparvi a causa della malattia. Servizio innanzitutto a Gesù, abbiamo detto, ma poi anche al fedele ammalato che ha bisogno del conforto del sacramento che nutre la sua vita spirituale nella condizione di sofferenza fisica e psichica che la malattia porta sempre con sé, non ultimo a causa dell’isolamento in cui la malattia rischia sempre di far precipitare colui che ne è colpito. Attraverso il sacramento eucaristico voi porterete nelle case o negli ospedali non solo la presenza di Cristo, ma anche quella della Chiesa cui è affidato il sacramento stesso. Siate sempre consapevoli di questo duplice compito, perché la Chiesa sarà giudicata anche dal modo nel quale eserciterete questo servizio, dall’atteggiamento di fede con il quale lo amministrerete e dalle parole che direte.

 

Il Vescovo ha, infine ricordato a tutti che ogni servizio in parrocchia è un servizio di comunione che contribuisce alla costruzione della Chiesa, Corpo di Cristo. Ogni servizio nella Chiesa, anche quello più umile e nascosto, devono sempre essere ispirato dallo spirito di Comunione e deve aspirare alla Carità.

Ha concluso il Vescovo:

Senza carità non c’è eucaristia, senza carità non c’è comunione, senza carità non c’è Chiesa. Fate sempre oggetto della vostra meditazione questo passo della prima lettera ai Corinti, perché diventi l’anima interiore che guida e ispira il vostro servizio a Gesù e alla Chiesa.

A Stefano, Monica, Nazzarena, Franco, Patrizia, Emanuele e Pina la gratitudine e l’augurio della nostra comunità parrocchiale, affinché, con la loro fede e il loro servizio, possano portare Cristo ovunque e costruire la Chiesa sempre.